L'italia a fasce: nuovo assetto anti Covid

Nuovo assetto anti Covid per il nostro Paese: dal 15 novembre cambiano le fasce di rischio regionali e di conseguenza le restrizioni di contenimento dell'epidemia che verranno applicate. Vediamo come.

L'italia a fasce: nuovo assetto anti Covid

L'Italia divisa dal Covid in zone, ecco le novità: Campania e Toscana in zona rossa, Marche, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia in arancione.

Ecco l'evoluzione, nel tempo,  delle zone con diverso livello di restrizioni per rischio dell'Italia:

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Questo nuovo assetto è frutto dei dati forniti dalle Regioni, compatibili con l’attribuzione delle medesime a diverse fasce di rischio. Anche Lazio e Sardegna avrebbero visto peggiorare la loro situazione epidemiologica, anche se rimangono in zona gialla. La decisione è ora definitiva, dopo la firma di un'ordinanza da parte del ministero della Salute.

La nuova mappa

Le regioni italiane sono dunque così suddivise:

Zona rossa: Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.
Zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria, Puglia, Sicilia, Umbria
Zona gialla: Lazio, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto.

Covid Hotel in ogni provincia «per svuotare gli ospedali dando posto a contagiati non sintomatici e con condizioni sociali non idonee a fare quarantena a casa». Lo ha annunciato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia durante la riunione con i governatori.

Nel Lazio chiusi grandi magazzini e mercati nel weekend.

Intanto continuano le ordinanze regionali, che si sommano a quelle del governo. Un’ordinanza della Regione Lazio chiude «tutte le grandi strutture di vendita nei giorni festivi e indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole». Inoltre «nei giorni festivi, su aree pubbliche o private, sono chiuse le attività di commercio al dettaglio nell’ambito dei mercati con la sola eccezione delle attività dirette alla vendita di generi alimentari; sono altresì chiusi i mercatini degli hobbisti e i mercatini per la vendita o esposizione di proprie opere d’arte ed opere dell’ingegno a carattere creativo e similari». Insomma: grandi magazzini e mercati saranno chiusi, nel Lazio, nel fine settimana.