Nuovo DPCM Natale 2020: cosa potrebbe cambiare

Anche se l’Rt dovesse scendere sotto l’1, la linea del governo sembra quella di non concedere troppe deroghe per il periodo natalizio. Entro il 4 dicembre un decreto ad hoc.

Nuovo DPCM Natale 2020: cosa potrebbe cambiare

Quarantena obbligatoria per chi rientra dall'estero. Anche per chi va a sciare oltre frontiera. Il governo fa il punto sul Dpcm che deve adottare entro il 3 dicembre e prefigura le regole di condotta per il periodo natalizio. Preliminare l'aggiornamento della mappa del rischio, con le regioni che si muovono attraverso lo scacchiere colorato giallo-arancione-rosso. La maggioranza dei Paesi di confine sono concordi nel non riaprire gli impianti sciistici. Ma il governo è orientato a non limitare gli spostamenti trasfrontalieri neppure con quelli come l'Austria, che sono propensi a tenere aperto.

In ogni caso saranno prescritti rigidi controlli sanitari, a partire dalla quarantena, per chi rientra. L'Italia, va da sé, terrà chiuse le stazioni sciistiche. Riapriranno quando la pandemia sarà scesa e sotto controllo si spera nell'arco di un mese. Anche in Germania si è scelta la linea della massima prudenza, nella consapevolezza che l'inverno alle porte potrebbe non semplificare la situazione, e una terza ondata va contrastata in ogni modo.

presidenti delle Regioni avrebbero quindi chiesto al governo di valutare la chiusura delle frontiere. L'obiettivo: evitare la concorrenza degli Stati europei che invece dovessero permettere le vacanze sulla neve (l'Austria, per esempio). Per i ricongiungimenti familiari sembra propendere la linea di consentirli solo tra regioni in area gialla, questo avverrebbe anche nei casi in cui siano interessati parenti di primo grado. Possibile però che a Natale possano stare insieme solo i conviventi. Da decidere, inoltre, il numero di persone che potrebbero partecipare a riunioni di famiglia. Sei, otto o diecidipenderà dall'andamento dei contagi. 

Il Governo è propenso a favorire il commercio in periodo natalizio, con un prolungamento degli orari in modo da limitare il rischio di contagio. Tra le ipotesi quella di portare la chiusura dei negozi alle 22, il coprifuoco alle 23, tranne che per i giorni di vigilia che godranno di un regime più permissivo. Il confronto sul decreto che entrerà in vigore dal 4 dicembre continua serrato.