Riserva adeguamento Brexit, il Consiglio è pronto

Gli Stati membri dell'UE hanno approvato la posizione del Consiglio su un fondo di cinque miliardi di EUR destinato a mitigare l'impatto immediato del recesso del Regno Unito dall'Unione europea.

Riserva adeguamento Brexit, il Consiglio è pronto

Il fondo, noto come riserva di adeguamento alla Brexit, si concentrerà sulle regioni, le aree e i settori dell'UE più colpiti e sarà utilizzato per finanziare una serie di misure volte, ad esempio, a compensare le imprese per le perdite commerciali subite, mantenere posti di lavoro e istituire controlli doganali nei porti.

"La riserva mira a sostenere tutti gli Stati membri affinché possano contrastare le conseguenze negative del recesso del Regno Unito. In uno spirito di solidarietà, ci impegniamo ad aiutare le regioni, le imprese e i cittadini europei – soprattutto le comunità più colpite – ad affrontare le sfide senza precedenti poste dalla Brexit."

Augusto Santos Silva, ministro di Stato e ministro degli Affari esteri del Portogallo, presidenza del Consiglio

Nella sua posizione il Consiglio approva un periodo di quattro anni, dal 1º gennaio 2020 al 31 dicembre 2023, il che significa che i costi sostenuti durante tale periodo a causa della Brexit possono essere coperti in tutto o in parte.

Poiché le conseguenze economiche del recesso del Regno Unito sono molteplici e imprevedibili, il progetto di regolamento che istituisce la riserva prevede un elenco indicativo e non esaustivo di misure ammissibili.

L'elenco comprende, tra l'altro, assistenza alle imprese e alle comunità di pescatori, regimi di riduzione dell'orario lavorativo e programmi di riqualificazione, controlli alle frontiere, doganali, sanitari e fitosanitari, riscossione delle imposte indirette e reinserimento dei cittadini dell'UE che hanno lasciato il Regno Unito a causa del recesso.

Quali che siano le misure che gli Stati membri decidono di adottare, per poter beneficiare dei finanziamenti esse devono essere direttamente collegate all'attenuazione delle conseguenze negative della Brexit.

Ripartizione

In linea con la politica di rafforzamento della coesione in tutta l'UE, il metodo di ripartizione tiene conto dell'impatto disomogeneo della Brexit su regioni e settori diversi.

In base alla posizione del Consiglio, a titolo provvisorio i cinque miliardi di euro (a prezzi 2018) saranno ripartiti completamente e in anticipo. La quota di ciascuno Stato membro è determinata in base a tre fattori principali: il valore del pesce catturato nella zona economica esclusiva del Regno Unito, l'importanza degli scambi con il Regno Unito e un fattore legato alla popolazione delle regioni marittime confinanti con il Regno Unito.

Nel complesso, 600 milioni di EUR saranno assegnati in funzione del fattore connesso alla pesca, 4 150 miliardi di EUR in funzione degli scambi e 250 milioni di EUR in funzione del fattore legato alle regioni marittime frontaliere.

Quattro miliardi di euro, pari all'80% della riserva, saranno erogati a titolo di prefinanziamento in tre frazioni, nel 2021, 2022 e 2023. Il restante miliardo sarà messo a disposizione nel 2025 e le modalità di ripartizione dipenderanno dal modo in cui gli Stati membri avranno speso i finanziamenti negli anni precedenti, tenendo conto anche degli eventuali importi inutilizzati.

Prossime tappe

Una volta che il Parlamento europeo avrà approvato la sua posizione, i colegislatori terranno colloqui sul progetto di regolamento. L'obiettivo è raggiungere un accordo prima della pausa estiva, in modo che la prima frazione possa essere erogata prima della fine dell'anno.

Il fondo di cinque miliardi di EUR è stato concordato lo scorso anno dai leader dell'UE nel quadro del bilancio 2021-2027.