TUTTA ZONA ROSSA. Il decreto.

Sospese tutte le attività didattiche. Le parole del premier Conte delle 21.30 del 9 marzo e il testo del decreto 10 marzo..

TUTTA ZONA ROSSA. Il decreto.

Pubblicato in Gazzetta Ufficilae nella notte il DPCM 9 marzo 2020 entrato in vigore oggi 10 marzo.

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, le misure di cui all'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020  (Lombardia e 11 province) sono estese all'intero territorio nazionale.

Sull'intero territorio nazionale è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali.

Resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le societa' sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.

Lo sport e le attivita' motorie svolti all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro.

Non ci sono restrizioni alla circolazione delle merci, ma chi le movimenta deve autocertificarsi. Alleghiamo quale riferimento il modulo già previsto per la sola Lombardia.

Le disposizioni sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

 

 

Giuseppe Conte:

"Sono consapevole di quanto sia difficile cambiare abitudini, abitudini che nel temoi potrebbero essere adattate, ma tempo non ce n'è. Vanno cambiate ora!

Tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa e ci riusciremo se tutti collaboreremo. Per questo ho deciso di adottare misure ancora più forti. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione "io resto a casa".

Saranno da evitare gli spostamenti non motivati dalle tre specifiche circostanze, le medesime del decreto 8 marzo (Lombardia, ndr):

1. comprovate ragioni di lavoro

2. casi di necessità

3. motivi di salute.

È istituito il divieto di assembramento in locali all'aperto e aperti al pubblico. Non ci possiamo permettere queste occasioni di contagio.

In aggiunta, non c'è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive e non possiamo neanche consentire l'utulizzo delle palestre.

Le lezioni di ogni ordine e grado sono sospese in tutta Italia fino al 3 aprile.

Non ci saranno restrizioni al trasporto pubblico".

 

 

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