Svimez:+0,9% il Pil al Sud nel 2023, con il Pnrr +1,4%
L'Associazione Svimez stima una crescita del Pil italiano del +1,1% nel 2023, con +0,9% nel Mezzogiorno, soli tre decimi di punto percentuale in meno vs il Centro-Nord (+1,2%), nelle anticipazioni del rapporto 2023.
Il 2022 è stato caratterizzato da un rallentamento generalizzato dell’attività economica in Europa. Hanno pesato l’incertezza legata al conflitto ucraino, il protrarsi della pressione inflazionistica – rimasta sostenuta nonostante il progressivo rientro dei rincari energetici – e l’intonazione restrittiva della politica monetaria per farvi fronte. In questo contesto, l’economia italiana ha registrato comunque un tasso di crescita di due decimi di punto superiore alla media europea (+3,7 contro +3,5%), confermandosi tra le più reattive economie europee nel post-Covid. La ripresa italiana, uniforme su base territoriale, era stata guidata nel 2021 dal binomio di export e investimenti privati (in particolare nel settore delle costruzioni); la congiuntura del 2022, comunque ancora favorevole, è stata condizionata, questa volta in negativo, dalle stesse componenti della domanda, in fase di rientro dal rimbalzo del 2021. In termini reali, la crescita dell’export italiano è passata dal +12,7% nel 2021 al +6% nel 2022. Gli investimenti, rallentati dal rialzo dei tassi e dall’affievolirsi degli effetti espansivi indotti degli incentivi nel comparto dell’edilizia, sono cresciuti del +9,4% dopo il +18,6% del 2021. Dal lato dei consumi interni, la spesa delle famiglie italiane è cresciuta (+5,5% nel 2022 rispetto al +4,9% del 2021), grazie all’aumento dei consumi in beni e servizi diversi da quelli più direttamente interessati dalla pressione inflazionistica, che ha più che compensato il calo della spesa in beni alimentari. I consumi pubblici, viceversa, sono rimasti stagnanti (+0,3% nel 2022 dopo il +1,5% del 2021).
Il Mezzogiorno partecipa attivamente alla ripartenza del biennio 2021-2022
Dopo essersi distinte nel 2021, rispettivamente, come macroaree più e meno reattive, il Nord-Est e il Centro risultano le due circoscrizioni apripista della crescita nazionale nel 2022 con tassi di crescita superiori al 4%. Una conferma per il Nord-Est, un segnale di recupero rispetto all’anno precedente per le regioni centrali. Confermando l’inedita reattività nella fase di ripresa post-Covid, il Mezzogiorno ha partecipato attivamente alla crescita nazionale anche nel 2022, registrando uno standard di crescita “europeo” (+3,5%), grazie al quale, in termini cumulati 2021-2022, è riuscito a far meglio del Nord-Ovest (+10,7% contro +9,9%), ultima macroarea italiana per crescita del PIL nel 2022 (+2,9%). Complessivamente, nel biennio 2021-2022, l’economia del Mezzogiorno è cresciuta del 10,7% più che compensando la perdita del 2020 (-8,5%)...continua a leggere le Anticipazioni del Rapporto SVIMEZ 2023 “L’economia e la società del Mezzogiorno”