Calendar Provisoring: Audizione Consiglio di Vigilanza BCE
Scambio di opinioni con la Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica italiana sul Calendar Provisoring.
Testo dell'audizione di Andrea Enria al Senato:
Presidente del Consiglio di vigilanza della BCE Signor Presidente, Onorevoli Senatori, vorrei ringraziare la Commissione Finanze e Tesoro per avermi invitato a questo scambio di opinioni. L’argomento di oggi – il rischio di credito e il possibile incremento dei crediti deteriorati a seguito dello shock causato dalla pandemia – è di grande attualità e rilevanza. Sono lieto di poter esporre il mio punto di vista su questo tema, che ha per noi la massima priorità. Illustrerò la nostra strategia attuale sul rischio di credito e gli aspetti specifici menzionati nel vostro invito, in particolare la definizione prudenziale di default e l’approccio di calendario per gli accantonamenti sui crediti deteriorati, i “non-performing loans” o NPL. Ma innanzitutto desidero rammentare che la riduzione degli NPL è sempre stata una priorità per la vigilanza bancaria europea, fin dagli esordi. Grazie anche alla continua pressione esercitata dall’autorità di vigilanza su questo tema, le banche si sono trovate ad affrontare la crisi legata al COVID-19 con una maggiore capacità di tenuta dei bilanci rispetto al passato. Sono quindi meglio attrezzate per sostenere i clienti in difficoltà durante la fase recessiva e per assorbire le perdite future connesse alla pandemia. I progressi raggiunti nella riduzione degli NPL grazie alla nostra azione di vigilanza hanno evitato sinora di dover ricorrere anche al sostegno pubblico diretto al settore bancario. La grande crisi finanziaria – su cui tornerò più avanti – ci ha insegnato una lezione fondamentale: ritardare la rilevazione e la risoluzione degli NPL causa un accumulo eccessivo di sofferenze, “intasando” i bilanci delle banche e ostacolando sia la redditività del settore bancario sia la sua capacità di sostenere la crescita economica. Per questa ragione, la nostra risposta alla pandemia di COVID-19 ha avuto come obiettivo mitigare l’impatto dello shock, assicurando che famiglie solvibili e imprese sane piccole e grandi continuassero ad avere accesso al credito ed esortando, al contempo, le banche a rafforzare i criteri di gestione del rischio di credito adeguandoli rapidamente alle peculiarità di questo shock.
Audizione Completa in allegato
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