Commissione europea: best practices anti Covid-19
La Commissione europea prescrive delle best practices ad hoc per l'Italia, cose da fare nel 2020 e nel 2021 per oltrepassare la "CovidEra"
La Commissione europea prescrive delle best practices ad hoc per l'Italia, cose da fare nel 2020 e nel 2021 per oltrepassare la "CovidEra", questo l'unico nuovo componente di un documento che altrimenti sarebbe quasi stereotipato, nella sua ripetitiva natura.
Troppo debito, troppe tasse sul lavoro, nessuna riforma del catasto, ancora un ambiente lavorativo troppo poco a misura di donna, ancora ritardi nella riforma della giustizia: questa la fotografia di una situazione stagnante, da ormai tanto forse troppo tempo.
Il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, precisa che “data la situazione non si prenderanno provvedimenti, in questo momento”, a livello europeo. Niente procedure...per il momento, però i campanelli di allarme ci sono, e non sono pochi.
Analizziamo in sintesi i punti della raccomandazione, il debito. E’ troppo alto e sarà ancora più alto, e questo inquieta i servizi della direzione generale Affari economici e monetari (DG ECFIN) della Commissione UE. Ma adesso è tempo di sostenere l’economia.
Quindi, ora si suggerisce di “adottare tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia, sostenere l’economia e sostenere la conseguente ripresa”.Quindi spendere. Poi, “quando le condizioni economiche lo consentono, perseguire politiche fiscali volte a raggiungere posizioni fiscali prudenti a medio termine e garantire la sostenibilità del debito, rafforzando nel frattempo gli investimenti". l’Italia dovrà tagliare la spesa e ridurre il debito. Il rapporto sugli squilibri macro-economici (entrambi in llegato) pubblicato con le raccomandazioni, ricorda che la riduzione degli squilibri nel Paese non è stata osservata. Il tema del deficit va di pari passo al debito anche questo tema dovrà essere ripreso e trovare una soluzione a fine emergenza.
Seconda raccomandazione per l’Italia: sostenere l’economia reale, includendo PMI, imprese innovative e lavoratori autonomi, evitando pagamenti in ritardo”. Particolare attenzione è rivolta agli investimenti sulla transizione verde e digitale, sulla produzione e l’uso di energia pulita e efficientamento, ricerca e innovazione, trasporto pubblico sostenibile, rifiuti e gestione delle risorse idriche.
Terza raccomandazione sostegno a reddito e lavoro.
Ora più di sempre è necessario garantire un’adeguata sostituzione del reddito e l’accesso alla protezione sociale, in particolare per i lavoratori atipici ma non solo. Bisogna contrastare l’impatto della crisi sull’occupazione, anche attraverso accordi di lavoro flessibili e sostegno attivo all’occupazione, e di investire sull‘apprendimento a distanza e l’acquisizione di competenze, comprese quelle digitali.
Infine la raccomandazione sulla giustizia per ricordare all’Italia che occorre migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e l’efficacia della pubblica amministrazione.
Documentazione citata in allegato
Scarica il file: rapporto macroeconomico.pdf Scarica il file: raccomandazioni ue a italia.pdf