COVID-19: chiusura dell'area Schengen a tutti i Paesi terzi

L'Ue si prepara alla fase più dura della lotta.

COVID-19: chiusura dell'area Schengen a tutti i Paesi terzi

I Paesi dell'area Schengen si preparano a chiudere a tutti gli ingressi "non essenziali" dalle nazioni terze.

Il presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno, promette che "le norme di bilancio dell'Unione europea o le norme sugli aiuti di Stato non ostacoleranno il sostegno alle economie europee colpite dalla diffusione di Covid 19".

Centeno conferma la disponibilità politica ad allargare al massimo le maglie delle regole per consentire agli stati membri di utilizzare al massimo la leva della spesa, includendo iniziative per contenere e curare la malattia, sostegno di liquidità alle imprese, in particolare le Pmi, sostegno ai lavoratori e alle famiglie.

Al momento sono 7 i Paesi che hanno comunicato in modo ufficiale, tramite notifica, a Bruxelles misure sulle frontiere: Austria, Ungheria, Repubblica ceca, Danimarca, Polonia, Lituania e Germania. Alla lista probabilmente si aggiungerà la Spagna che però non è stata ancora notificata.

La Commissione ribadisce che la libera circolazione delle merci è fondamentale, tracciando le linee guida che i 27 Paesi Membri dovrebbero rispettare nell'emergenza.

Queste linee guida stabiliscono la possibilità di effettuare controlli sanitari alle frontiere esterne della Ue, così come di verificare lo stato di salute di chi attraversa le frontiere interne, ma senza discriminare i cittadini in base alla nazionalità.

Medicine e cibo devono passare per corsie preferenziali, aggiunge Bruxelles, ricordando che le merci non devono essere certificate come "Covid free"