Differimento termini integrazione salariale: le indicazioni
COVID-19 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali differimento dei termini relativi ai trattamenti di integrazione salariale.
Con il Messaggio n. 1008 del 9 marzo 2021, l'INPS fornisce indicazioni in merito al differimento al 31 marzo 2021 dei termini di decadenza per l'invio delle domande di accesso ai trattamenti connessi all'emergenza da COVID-19, come previsto dall'art. 11, commi 10 bis e 10 ter, del Decreto Milleproroghe (D.L. 31 dicembre 2020, n. 183), convertito con modificazioni in Legge 26 febbraio 2021, n. 21.
In particolare, rientrano nel differimento al 31 marzo 2021 tutte le domande di cassa integrazione (ordinaria e in deroga), di assegno ordinario (ASO), dei Fondi di solidarietà bilaterali, del Fondo di integrazione salariale (FIS), nonché quelle di cassa integrazione speciale operai agricoli (CISOA) connesse all'emergenza da COVID-19, i cui termini di trasmissione erano scaduti il 31 dicembre 2020.
L'Istituto, precisa che possono beneficiare della moratoria dei termini decadenziali:
- le domande di trattamenti di integrazione salariale riferite a periodi del 2020 fino a novembre 2020 compreso;
- le trasmissioni dei dati necessari per il pagamento diretto o per il saldo dei trattamenti i cui termini di decadenza sono scaduti entro il 31 dicembre 2020.
Per tutti i dettagli, consulta il Messaggio.