Ministra per il Sud Carfagna in Audizione su PNRR
Ieri l'audizione presso le Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione Europea di Camera e Senato della Ministra per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna nell’ambito dell’esame della proposta di PNRR.
Riportiamo, per punti, quanto esposto dalla Ministra.
PNRR - Manca nell’attuale bozza una voce specifica dedicata al Sud, che si vorrà esplicitare non per creare una nuova missione, ma per istituire un capitolo in grado di definire meglio l’allocazione delle risorse e l’entità dei contributi. Le prime stime confermano l’importanza che il Governo sta dedicando al Mezzogiorno:
- Infrastrutture, intermodalità e trasporti – 50% degli investimenti con punta dell’83% per manutenzione stradale
- Agricoltura - 48%
Il complesso delle risorse previste dal PNRR sarà destinato al Mezzogiorno in misura maggiore rispetto alla sua popolazione.
Al PNRR si aggiungono ReactEU e Fondi di Sviluppo e Coesione. La centralità del Mezzogiorno comporta una competenza trasversale conferita al Ministero per il Sud, per garantire coerenza di metodo, tempi e attuazione e effettiva riduzione dei divari. Per questo, il “metodo PNRR” verrà applicato a tutti i Fondi: obiettivi stabiliti ex ante, monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi intermedi, concessione delle risorse strettamente condizionata al raggiungimento di questi obiettivi.
PON – Operata una semplificazione e innovazione rispetto al passato dando spazio ad un nuovo programma inedito, il PON Salute, la cui bozza verrà condivisa nei prossimi giorni con il Ministro Speranza e consentirà alle aziende sanitarie del Sud prestazioni migliori. Alle risorse del PON si aggiungono quelle previste dal Piano ReactEU: tutti gli interventi finanziati con questo piano, e dovranno essere realizzati entro il 2023. ReactEU costituirà dunque il primo banco di prova per testare l’utilizzo virtuoso delle risorse europee. È in fase di predisposizione una delibera stralcio che sbloccherà 5 miliardi di euro.
Fondo di Sviluppo e Coesione - Il FSC avrà anch’esso un ruolo fondamentale, e la dotazione 2021-2026 dovrà essere impiegata in linea con le politiche di riforma previste dal PNRR. I 50 miliardi di euro previsti dalla legge di bilancio a cui se ne aggiungeranno altri 23 miliardi nel 202 verranno utilizzati in parte (20 miliardi) in ambito PNRR, e se ne richiederà l’utlizzo 80/20 per la realizzazione di investimenti nel Mezzogiorno.
La Ministra ha sottolineato come con riferimento a questo fondo, le sue risorse non devono più essere usate come “un bancomat” per attingere a spese diffiicli da finanziare. Il Parlamento ha certamente facoltà di distogliere risorse dal Fondo per destinarle ad altri scopi, ma è poco lungimirante in ottica di riduzione del divario territoriale.
Rispetto al finanziamento di tutti gli interventi infrastrutturali strategici per il Mezzogiorno, un ruolo centrale verrà dato al finanziamento dei lotti per la realizzazione di collegamenti ferroviari.
PNRR; Missione 5 “Inclusione e Coesione” – Il pacchetto necessitava di un maggiore livello di concretezza. Per questo si è operata una rimodulazione a saldi invariati di 4 delle 6 linee di intervento previste. È intenzione destinare 600 milioni di euro per l’infrastrutturazione delle ZES garantendo connessione alla rete stradale e ferroviaria e urbanizzazione primaria. Si accompagnerà una riforma organica delle ZES, che verrà meglio dettagliata. Si prevedrà, inoltre, lo stanziamento di:
- 100 milioni di euro per l’istituzione di presidi primari di sanità nei comuni fino a 3000 abitanti nelle aree interne;
- 250 milioni di euro per il contrasto alla povertà educativa;
- 350 milioni di euro da assegnare mediante bando per 4 progetti per la ricerca da collocare in aree fortemente svantaggiate;
- 300 milioni di euro per la gestione di progetti per i beni confiscati alla criminalità organizzata
Assunzioni - Rimane un grande capitolo da affrontare: occorre che le istituzioni mettano in campo una strumentazione adeguata e una capacità reattiva che finora non si sono dimostrati all’altezza. Restano da certificare spese per oltre 27 miliardi di euro: va migliorata la capacità progettuale delle amministrazioni e semplificare le procedure amministrative. Verranno assunte, in accordo e coordinamento con il Ministero della Pubblica Amministrazione, 2800 professionalità specialistiche per l’attuazione dei progetti previsti dal PNRR, che affiancheranno gli amministratori locali. Si tratta dell’avvio di un più ampio processo di assunzioni, che dovrà garantire la buona riuscita dell’implementazione dei progetti garantendo una corretta e rapida conclusione dei procedimenti amministrativi.
Riforma ZES - Gli uffici del Ministero stanno predisponendo un provvedimento di riforma delle ZES, che prevedrà ulteriori benefici fiscali, supporto tecnico e amministrativo ai commissari, semplificazione amministrativa. Si porterà sviluppo imprenditoriale, lavoro, riduzione del gender gap per numerose aree svantaggiate del territorio nazionale.
Altre iniziative - Negoziato in corso con la Commissione UE per estendere fino al 2029 la misura “decontribuzione Sud”. Efficientamento dei Livelli Essenziali Prestazioni Sociali, al fine di garantire gli stessi diritti sociali e servizi: infanzia, disabilità e non autosufficienza.