Posizione ABI sulle nuove regole di Basilea

I vertici ABI concordano con il MEF sul giudizio positivo per l’Italia per gran parte delle nuove regole di Basilea, compreso il leasing, pubblicate il 19 giugno 2024 nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Posizione ABI sulle nuove regole di Basilea

Rispetto alle nuove regole di Basilea il Presidente e il Vice direttore generale vicario dell’ABI rilevano l’accoglimento di numerose istanze dell’ABI come la conferma di misure positive già vigenti che non sono state modificate, quali il “Fattore di supporto per le PMI” (c.d. “SMEs Supporting Factor”) e la ponderazione più favorevole per prestiti garantiti da cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

Positive sono altresì le proroghe di misure già in vigore, quali l’estensione della facilitazione per le vendite di crediti deteriorati su larga scala e l’estensione del “filtro prudenziale” sui titoli di Stato.

Tra le misure positive di nuova introduzione, si segnalano: la ponderazione a zero per le quote della Banca d’Italia detenute dalle banche; l’utilizzabilità dei terreni agricoli come garanzia dei finanziamenti; il mantenimento della possibilità di effettuare la valutazione di adeguatezza e appropriatezza dei componenti dei consigli di amministrazione successivamente alla nomina; l’esclusione delle holding dal perimetro di consolidamento rilevante per migliorare il trattamento degli interessi di minoranza; l’introduzione di trattamenti transitori per le esposizioni verso imprese prive di rating e per i mutui garantiti da immobili con bassa probabilità di default; l’introduzione del mandato all’EBA per rivedere le regole sui crediti deteriorati in caso di ristrutturazioni onerose e il rapporto richiesto alla stessa EBA sul trattamento prudenziale del leasing.

Nello stesso tempo, sottolineano il Presidente Patuelli e il Vice direttore generale vicario Torriero, il recepimento delle regole di Basilea determina anche alcuni appesantimenti nei requisiti patrimoniali delle banche, quali la restrizione nell’utilizzo dei modelli interni e la nuova metodologia di gestione dei rischi operativi.