Rapporto 2021 della Autorità di Regolazione dei Trasporti

Presentato l’ottavo rapporto annuale al Parlamento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Il Rapporto è stato illustrato dal Presidente dell'Autorità, Nicola Zaccheo.

Rapporto 2021 della Autorità di Regolazione dei Trasporti

Di seguito, per punti, un sunto dei principali temi affrontati nella relazione di presentazione:

  • Il contesto – L’impatto della pandemia sulla domanda e offerta dei servizi di trasporto nel 2020 è stato devastante per tutti i settori, determinando una drastica diminuzione dei volumi di traffico rispetto al 2019. In tale contesto, il ruolo di ART diviene nel garantire che le misure di sostegno al settore di competenza siano concesse in modo equo e non discriminatorio. Allo stesso tempo, con riferimento al mondo delle concessioni, è altresì necessario garantire che il mantenimento degli equilibri economico-finanziari, pur pesantemente affetti dalla pandemia, sia perseguito in applicazione dei principi di trasparenza e sulla base di metodi oggettivi, in modo da non eludere il principio dell’assunzione del rischio operativo in capo al concessionario.
  • Il PNRR e il ruolo dell’Autorità – Il PNRR dedica una delle sei missioni di cui esso si compone alle “infrastrutture di trasporto per una mobilità sostenibile”, prevedendo consistenti finanziamentiper progetti che consentiranno, al nostro Paese, di compiere un grande passo in avanti in un disegno più ampio di rilancio ed ammodernamento. L’Autorità potrà  fornire un contributo nell' analisi della congruità nel tempo con un monitoriaggio degli  investimenti. ART potrà beneficiare del consolidamento dei propri poteri di regolazione, così come previsto nella sezione del PNRR dedicata al “rafforzamento dei poteri di antitrust enforcement e dei poteri di regolazione settoriale”, che ci si augura essere oggetto di norma specifica nel disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza.
  • Regolazione dell’accesso alle infrastrutture

o   Infrastrutture autostradali – In assenza di nuovi affidamenti, i provvedimenti dell’Autorità hanno riguardato le concessioni vigenti, con particolare riferimento alla definizione dei sistemi tariffari di pedaggio delle concessioni assentite alla società CAL e quelle gestite dal CAS. L’Autorità ha inoltre reso i pareri richiesti dal MiMS concernenti l’aggiornamento dei piani economico-finanziari delle concessioni assentite alle società Autostrade per l’Italia spa, Tangenziale esterna di Milano spa, Autostrade dei fiori spa, per i tronchi A6 e A10, e Autostrade valdostane spa. Nelle attività degli uffici sono state evidenziate criticità di natura economico-contabile e finanziaria, nonché difformità applicative, rispetto ai sistemi tariffari del pedaggio adottati nel 2019, qualificando, quindi, l’azione di verifica ed il parere dell’Autorità in ordine alla compliance dei nuovi piani economici finanziari a tali sistemi. È stata inoltre avviato, con delibera n. 77/2021, un nuovo procedimento per la definizione degli “Schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali” per gli affidamenti dei servizi erogati sulla rete autostradale in concessione, tra i quali rientrano servizi di rifornimento di carbolubrificanti e di ristorazione, nonché quelli di ricarica elettrica, di gas naturale compresso (GNC) e di gas naturale liquefatto (GNL). L’adozione del relativo provvedimento di regolazione è prevista nei primi mesi del prossimo anno.

  • Infrastrutture aeroportuali – Con la delibera n. 68/2021, si è rinviata al 1° gennaio 2023 l’applicazione dei nuovi modelli aeroportuali approvati nel 2020 (delibera n. 136/2020). Con la medesima delibera, l’Autorità, in considerazione dell’accoglimento delle precedenti istanze dei gestori del sistema aeroportuale milanese e degli aeroporti di Bergamo, Napoli e Catania di proroga delle tariffe 2020 a valere sull’annualità 2021, ha ritenuto opportuno fornire a tutti i gestori aeroportuali tale opzione anche per il biennio 2021-2022, sulla base della oggettiva difficoltà per gli stessi di poter formulare delle stime di traffico sufficientemente attendibili. Inoltre l’Autorità ha di recente sottoscritto un protocollo d’intesa con l’ENAC, che costituisce la base per l’esercizio coordinato delle competenze di regolazione tecnica ed economica rispettivamente attribuite all’Ente e all’Autorità.
  • Infrastrutture ferroviarie – L’Autorità rimane in attesa di una proposta tariffaria da parte del gestore nazionale che possa essere ritenuta conforme al modello regolatorio in vigore e idonea a gestire il contesto attuale, nonché le prospettive evolutive dei mercati dei servizi di trasporto ferroviario. In proposito, non si è ritenuto di intervenire per un aggiornamento del modello tariffario di riferimento, che potrà essere eventualmente valutato nel breve-medio termine. Nello stesso ambito, oltre all’implementazione delle misure di regolazione attinenti ai servizi accessori strumentali all’esercizio del trasporto ferroviario ed al monitoraggio sulla loro esecuzione, sono stati completati gli interventi regolatori sui contenuti tecnici dei Prospetti Informativi della Rete (PIR), riferiti alle infrastrutture ferroviarie regionali interconnesse, che ha portato finalmente all’adozione di PIR dai contenuti tecnici armonizzati da parte dei gestori delle citate infrastrutture. Inoltre, l’Autorità ha portato avanti una costante azione di indirizzo regolatorio sulla separazione delle funzioni con le Regioni interessate. Infine, si sottolinea l’impegno nell’accompagnamento progressivo dei gestori verso l’adozione, da compiersi a breve-medio termine, di sistemi tariffari di pedaggio pienamente conformi ai principi di commisurazione ai costi, derivanti dalla normativa eurounitaria di settore e si evidenzia la necessità di una maggiore comunitarizzazione della legislazione di fonte UE in materia di trasporti in linea con l’affermarsi dei concetti di mobilità multimodale e interconnessione delle reti e con l’ipotesi di dare vita ad un organismo europeo di regolazione dei trasporti.
  • Infrastrutture portuali – Gli uffici dell’Autorità hanno registrato un livello sotto media di adesione alle misure dettate, con la delibera n. 57/2018 del 30 maggio 2018, in materia di concessioni ed autorizzazioni per lo svolgimento di operazioni portuali, nonché di contabilità regolatoria. È emersa, inoltre, la difficoltà di acquisire informazioni e dati necessari per le finalità della regolazione, anche in ottica di maggior trasparenza. Per ovviarvi, è stata potenziata l’interazione con il Ministero, che ha portato a beneficiare dell’accesso al Sistema Informativo del Demanio (SID), e avviato un dialogo diretto con le AdSP. Si segnala inoltre la recente conferma da parte del MIMS dell’investitura dell’Autorità dei compiti di organismo indipendente incaricato della trattazione dei reclami e della irrogazione delle sanzioni inerenti alla politica tariffaria dei servizi resi nei porti, in esecuzione al regolamento (UE) 352/2017.
  • Regolazione dei servizi – Nel settore del trasporto ferroviario e su strada, con l’eccezione dei servizi di trasporto a mercato di media e lunga percorrenza e internazionale, i servizi rimangono aperti esclusivamente a forme di concorrenza per il mercato e prevalgono, sia pure con alcune eccezioni e similmente a quanto avviene in altri Paesi europei, forme di gestione diretta o in house.

o   Cabotaggio marittimo – Nel corso dell’anno passato sono state avviate le procedure per assicurare i servizi di rilevanza nazionale per la continuità territoriale con le isole, che sono state oggetto di verifiche di mercato da parte del MIMS e, per quanto di loro competenza, delle regioni Sardegna e Sicilia. Tutti i nuovi Contratti di Servizio (CdS) stipulati in conformità alle disposizioni dell’Autorità nei diversi settori del trasporto pubblico su strada, ferroviario e marittimo prevedono ora obiettivi di efficienza e di qualità (misurati attraverso appositi Key Performance Indicators - KPI), sistemi di monitoraggio e controllo efficaci, obblighi cogenti di disclosure delle informazioni nei confronti dell’ente affidante e della collettività, strumenti di tutela adeguati per l’utenza, tra i quali gli indennizzi e meccanismi di flessibilità per adattarsi all’evoluzione della domanda e dei mercati.

o   Assetto di reti e servizi – Nel corso del 2020, l’Autorità ha rimarcato l’importanza disegnare l’assetto delle reti e dei servizi in funzione degli effettivi bisogni della domanda. In risposta alle esigenze manifestate dalle imprese affidatarie e dagli enti affidanti, l’Autorità ha ritenuto di tenere conto degli effetti della pandemia sull’operatività del settore. Sono state, infatti, revisionate le misure contenute nel provvedimento che regola le modalità di affidamento dei servizi di TPL di passeggeri via ferrovia e strada, nel segno della semplificazione degli adempimenti e prevedendo la sperimentazione di strumenti interattivi di rendicontazione attraverso il sito web dell’Autorità. Sono state, inoltre, fornite indicazioni sulla gestione economica dei Contratti di Servizio vigenti e le modalità di applicazione delle singole delibere ART nel contesto della pandemia.

o   Mobilità sostenibile e integrazione multimodale – Il TPL costituisce terreno di sperimentazione di modelli di mobilità sostenibile e di integrazione multimodale. Il tema è di primaria attenzione da parte del Governo, che ha posto la sostenibilità di infrastrutture e servizi di mobilità al centro delle politiche di settore. Le ricadute e le implicazioni di tali politiche sulla vita delle persone e sulle attività produttive rendono evidente la complessità della ponderazione degli interessi ad esse sottesi, che sono da considerare tanto sotto il profilo ambientale quanto, necessariamente, sotto quelli economico e sociale.

  • Diritti dei passeggeri e degli utenti – Si è deciso di valorizzare la portata delle previsioni in materia di diritti dei passeggeri, tramite l’istituzione di un ufficio ad hoc delle relative funzioni, con particolare attenzione ai diritti alle informazioni e ai reclami. Contestualmente, è proseguita l’esecuzione delle norme UE in materia di diritti dei passeggeri, sui cui l’Autorità auspica integrazione della domanda di servizi integrati di trasporto con relativi strumenti di tutela dei diritti. Dal luglio 2021 è stata lanciata la prima campagna di comunicazione dell’ART, dedicata proprio al tema dei diritti dei passeggeri, su canali radiofonici e televisivi RAI, con uno spot e tre video tutorial, finalizzati ad avvicinare Autorità e cittadini. Si richiama inoltre all’attività consultiva svolta dall’ART in ambito di procedure di contestazione di pratiche commerciali scorrette: l’Autorità ha reso all’AGCM pareri inerenti a violazioni dei diritti dei consumatori contestate in materia di trasporto marittimo, ferroviario, con autobus, nonché di utilizzo della rete autostradale.
  • Organizzazione e funzionamento – Nel periodo di riferimento si sono conclusi importanti procedimenti dinanzi al Consiglio di Stato aventi ad oggetto il perimetro dei soggetti tenuti al versamento del contributo al finanziamento dell’Autorità. Tali soggetti sono ora identificati in “tutti gli operatori economici attivi nei settori del trasporto in cui vi sia stato un intervento di regolazione dell’Autorità”. Tra le importanti implicazioni di queste pronunce, vi sono il superamento della distinzione tra “destinatari diretti e beneficiari” della regolazione e della limitazione dell’onere contributivo ai soli gestori di infrastruttura, ora esteso anche ai “meri operatori economici” con decorrenza a partire dal 2019.
  • Visione – Le misure e priorità individuate dagli obiettivi strategici riguardano, in particolare, sei macroaree di intervento:
    • il settore portuale ed i trasporti marittimi;
    • il Trasporto Pubblico Locale (TPL), con particolare enfasi sulle nuove soluzioni di mobilità, quali, ad esempio, smart mobility e Mobility as a Service (MaaS);
    • la tutela dei diritti degli utenti e passeggeri;
    • la data driven regulation, che implica la necessità di sviluppare capacità di analisi che richiedono disponibilità e possibilità di accesso a dati strutturati e confrontabili, se non di acquisirli direttamente da fonti primarie;
    • il consolidamento di una regolazione dei trasporti maggiormente orientata all’attuazione di una mobilità green, attraverso strumenti che promuovano la sostenibilità ambientale, con l’obiettivo sfidante di raggiungere una reale integrazione di più mezzi di trasporto, multimodale per gli utenti ed intermodale per le merci;
    • la digitalizzazione dei servizi, con sistemi digitali per l’utilizzo di mezzi convenzionali o di smart mobility e sviluppando meccanismi di incentivazione per i gestori all’utilizzo di tecnologie digitali.

 

Rapporto annuale – Relazione del Presidente – Slide