Regime di trasparenza rafforzata, la Consob dice stop
Decade il regime temporaneo di trasparenza rafforzata su variazioni delle partecipazioni rilevanti e dichiarazioni degli obiettivi di investimento. Dal 14 aprile di nuovo in vigore la sola normativa ordinaria
Dal prossimo 14 aprile torna in vigore la sola normativa ordinaria in materia di trasparenza sulle variazioni delle partecipazioni rilevanti e sulle dichiarazioni degli obiettivi di investimento.
Consob ha deciso, infatti, di non prorogare ulteriormente il regime temporaneo di trasparenza rafforzata introdotto il 9 aprile 2020 (comunicato stampa del 10 aprile 2020 e relative delibere n. 21326 e n. 21327 del 9 aprile 2020) con riferimento ad alcune società italiane quotate in Borsa, individuate secondo il criterio della diffusione dell'azionariato (ovvero non controllate di diritto), e poi rinnovato di tre mesi in tre mesi (comunicati stampa del 10 luglio 2020, del 9 ottobre 2020 e del 14 gennaio 2021 e relative delibere nn. 21434 dell'8 luglio 2020, 21525 del 7 ottobre 2020 e 21672 del 13 gennaio 2021) fino alla prossima scadenza del 13 aprile.
Il rafforzamento della disciplina di trasparenza ordinaria era stato introdotto a termine un anno fa per far fronte alle turbolenze che avevano investito i mercati finanziari per effetto della pandemia da Covid19.
A partire da mercoledì della prossima settimana gli investitori dovranno attenersi alle disposizioni della disciplina di trasparenza ordinaria, in base alle quali l'obbligo di comunicazione delle variazioni delle partecipazioni rilevanti detenute nelle predette società italiane quotate in Borsa scatta al superamento della soglia del 3% per le imprese a capitalizzazione medio-alta, qualificate come "non Pmi", e al superamento della soglia del 5% per le imprese a bassa capitalizzazione, qualificate come "Pmi". Restano invariati gli obblighi relativi al superamento delle soglie successive. Il regime temporaneo di trasparenza rafforzata aveva, invece, abbassato le soglie minime di comunicazione rispettivamente all'1% per le non Pmi e al 3% per le Pmi.
Per quanto riguarda la trasparenza sulle dichiarazioni degli obiettivi investimento, da mercoledì prossimo l'obbligo di comunicazione scatterà al superamento della soglia del 10% e non più della soglia del 5%, introdotta temporaneamente dal regime di trasparenza rafforzata.