UE, TREU: adeguare patto stabilità alla situazione attuale
Nell’Unione europea del futuro che si sta delineando, giocherà un ruolo fondamentale la dimensione economica e finanziaria.
L’aver deciso di fare ‘debito comune’ lascia presupporre che si possa finalmente avviare una vera riforma che porti all’adozione di una politica comune fiscale e di bilancio. Per questo, è necessario e urgente adeguare il patto di stabilità alla situazione attuale. Se non è possibile la sua totale abolizione, occorrerà comunque una profonda correzione invertendo i parametri di riferimento per porre la crescita e la salvaguardia dell’occupazione al primo posto, oltre a una revisione dei criteri per la valutazione economica dei Paesi membri”.
Ad affermarlo è Tiziano Treu, presidente del CNEL, durante il convegno “La dimensione economica e finanziaria della futura Unione Europea - Quale bilancio UE, quale Patto di Stabilità, quali riforme economiche”, tenutosi oggi a Roma nella sede del CNEL a cui hanno partecipato, tra gli altri, la senatrice Emma Bonino, l’europarlamentare Irene Tinagli; il presidente Movimento Europeo, Pier Virgilio Dastoli; il direttore generale del dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Francesco Tufarelli e gli esperti Mario Baldassarri, Massimo Bordignon, Olimpia Fontana, Maurizio Tira.
“Dal 2019 ad oggi il CNEL ha svolto diversi momenti di confronto con le parti sociali poi raccolti in una serie di documenti in cui esortava l’Unione Europea ad armonizzare l’intero sistema fiscale, a partire dalla cancellazione del fiscal compact - ha aggiunto il presidente Treu - E’ prioritario completare l’Unione Economica e Monetaria attraverso una governance politica, economica e fiscale, con la BCE prestatore di ultima istanza. Bisogna realizzare un’unione fiscale e un bilancio comune con l’istituzione di un Ministro del Tesoro Ue”.
“Le nuove e crescenti sfide che l’Europa è chiamata oggi ad affrontare a livello globale, prima fra tutte la recente minaccia pandemica, impongono di rivedere urgentemente i suoi attuali strumenti di governance economica e finanziaria”, ha detto Gian Paolo Gualaccini, consigliere CNEL e coordinatore Commissione politiche UE e cooperazione internazionale del CNEL.