Audizione ANCE su mercato NPL e UTP

Audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario dell’Ance in merito ai modelli di business degli operatori attivi nel mercato degli NPL e UTP.

Audizione ANCE su mercato NPL e UTP

In rappresentanza dell’ANCE è intervenuto il Vicepresidente, Dott. Rodolfo Girardi. Di seguito, un breve riepilogo di quanto esposto nel corso dell’audizione.

  • L’Associazione – L’ANCE è l’associazione che dal 1946 rappresenta l'industria italiana delle costruzioni. Aderiscono all’ANCE circa 20.000 imprese private specializzate in opere pubbliche, edilizia abitativa, commerciale e industriale, tutela ambientale, promozione edilizia e lavorazioni specialistiche. Il sistema associativo copre tutto il territorio nazionale ed è articolato in 89 Associazioni Territoriali e 20 Organismi Regionali. L'azione dell’associazione è diretta alla promozione e al rafforzamento dei valori imprenditoriali e del lavoro dell'industria edile e del suo indotto, e concorre al perseguimento degli interessi generali del Paese.
  • Mercato NPL – Dal 2015 al 2020 sono stati ceduti più di 250 miliardi di NPL, ma cedere non vuol dire risolvere il problema. In questo momento la gestione di NPL e UTP è del tutto inefficace: molti dei fondi che hanno acquistato NPL sono soggetti meramente finanziari, più adatti per una fase liquidatoria di un'azienda, non certo per gestire la crisi finanziaria di imprese economicamente sane.

Con l'introduzione delle GACS, lo Stato ha deciso di non incentivare le banche ma di garantire l'investitore (ovvero il fondo speculativo, molto spesso soggetto straniero che paga le imposte all'estero) che acquista il pacchetto di posizioni deteriorate. Dal 2016 le GACS hanno sostenuto il mercato delle transazioni di NPL con 35 operazioni per 85 miliardi, concentrandosi principalmente su portafogli imprese e crediti garantiti. I servicer impegnati sulle 35 operazioni sono 7, indice di una grande concertazione tra pochi operatori.

  • Pericoli per il settore – La gestione inefficace del mercato degli NPL rischia di essere aggravata dalla crisi economica indotta dall’emergenza pandemica e dall’entrata in vigore di nuove normative quali la nuova definizione di default, il calendar provisioning e il codice della crisi d’impresa, oltre che dall’imminente scadenza delle moratoria sui finanziamenti delle PMI e dell’accesso al credito garantito dal Fondo di Garanzia PMI.
  • Proposte – È necessario un ripensamento delle modalità di dismissione, perché le cessioni massive fino ad ora hanno creato danni a tutti, imprese, banche e Stato. Bisogna modificare immediatamente l'approccio agli NPL, concedendo tempo e risorse ai debitori per ristrutturare le operazioni non performanti. Occorre, quindi, dare un "impulso" al Ddl S.79 della Sen. De Petris e approvarlo nel più breve tempo possibile. Solo in questo modo, sostiene Girardi, si potrà dare una soluzione al problema di sovraindebitamento delle imprese, rimettendo il maggior numero possibile di debitori nella condizione di tornare a produrre, e le famiglie a consumare. Al contempo, l'ANCE sta lavorando ad uno strumento che prevede la possibilità per l'impresa di varare un aumento di capitale "a rate" con delle agevolazioni dal punto di vista finanziario e sostiene la necessità di uno strumento pubblico per la ricapitalizzazione delle imprese, al fine di risolvere il problema del sovraindebitamento e quindi dell'accesso al credito.

video dell’audizione: https://bit.ly/3oEyE1B